22 febbraio – A casa

Valentina di Enrico Olia- Olio su telaSono a casa, ho il raffreddore. Quello vero, quello che ha sterminato gli indiani d’America.

Sono sdraiata nel mio lettone rosso, davanti a me una porta finestra sospesa nella parete color carne. L’azzurro del cielo, qualche gabbiano che passa. Il sole illumina il quadro della Valentina, colori tenui, esclusi capezzoli e labbra. Nel collo ha una pennellata tendente al verde, sembra una ferita o una vagina.

La luce del sole continua il suo percorso lungo la parete di destra, ora illumina le camicie di Enrico appese nell’armadio aperto.

Oggi è il giorno del teatrogiornale , i mei appuntamenti per distrarmi da me stessa: scrivere per i miei blog, scrivere per oli, dare lezioni di italiano a bimbi stranieri delle elementari, ora progettare un laboratorio per bimbi non madrelingua italiani dai 3 ai 5 anni, organizzare un testo per il forum antirazzista. Vorrei iscrivermi al corso a Roma sul glottodrama ma non so a cosa possa servire se perfino le  università hanno come unico fine far guadagnare i professori universitari. Medagliette da appendere ai muri ne ho fin troppe.

Il sole sta scivolando su me.